Alirio Diaz chitarra

1a parte: Senio Diaz

Mario Castelnuovo-Tedesco Da “Platero y Yo”:
Attenzione: ingresso su prenotazione – posti limitati
a) Platero
b) Rondini
c) Primavera

Niccolò Paganini:
Andantino variato

Enrique Granados:
Danza spagnola n°4

Isaac Albeniz:
Sevilla

(chit. Senio Diaz)

Seconda parte: Alirio Diaz

Antologia di brani latino americani da solista e in duo con Senio Diaz

ALIRIO DIAZ, splendido esempio di talento naturale, nasce a La Candelara, piccolo vil laggio venezuelano, da una famiglia di modeste origini, ottavo di undici fratelli.
Sin da bambino dimostra molto interesse per la musica attraverso vari strumenti, sce gliendo però la chitarra come proprio mezzo espressivo. Nel 1945 raggiunge Caracas, dove studia con Borges alla Scuola Superiore di Musica.
Il primo concerto è del 1950 a Caracas; nello stesso anno parte per la Spagna dove, al Conservatorio di Madrid, studia con Regino Sainz de la Maza. Vi resterà per tre anni. Dalla Spagna raggiunge l’Italia, dove il maestro Andrés Segovia tiene un corso presso l’Accademia Chigiana di Siena: diventerà suo primo assistente e sostituto fino al 1964. La sua brillante carriera concertistica inizia in quegli anni. Con gli insegnamenti appresi dal maestro Segovia, con i contatti diretti con altri importanti autori, come Villa Lobos, Lauro ed altri, con il suo virtuosismo unito ad una forte sensibilità artistica, Alirio Diaz diventa uno degli interpreti per chitarra più celebri del Novecento. Tiene concerti in molte nazioni europee, in Giappone, negli Stati Uniti, in Australia e diviene cittadino del mondo.
Infaticabile divulgatore del patrimonio musicale latino-americano (Barrios, Lauro, Mangoré, Sojo, Cordero, Carrello ed altri), rivede e diteggia numerose musiche di auto ri barocchi come Scarlatti, Corbetta e V. Galilei, armonizza canti popolari sudamericani e napoletani dando loro una veste strumentale ed interpretativa nuova ed incide una trentina di dischi.
Invitato d’onore alle più grandi manifestazioni chitarristiche, partecipa al Concorso Internazionale di Chitarra Classica di Alessandria fin dalla sua prima edizione nel 1968, dandogli prestigio e giusto risalto nel panorama del mondo chitarristico classico; sotto la sua Presidenza il Concorso arriva quest’anno alla sua trentesima edizione.
Per i suoi meriti artistici e per le sue doti umanitarie ottiene la cittadinanza onoraria della città di Alessandria, grandi riconoscimenti a livello internazionale e incarichi pub blici come consigliere culturale di Ambasciate Venezuelane e presso il Ministero degli Esteri del Venezuela.
Da alcuni anni si avvale della preziosa collaborazione del figlio Senio, anche lui valido ed attento artista della chitarra classica.

SENIO ALIRIO DIAZ è nato a Siena e si è dedicato allo studio della chitarra con il proprio padre, il celebre Alirio Diaz e successivamente con i maestri Incutti, Amato e Carfagna, conseguendo il diploma presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma.
Ha seguito i corsi di Composizione dei maestri Cammarota e Renzi presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma ed il corso di Direzione d’orchestra del maestro Celibidache a Trier, in Germania.
Già docente presso il Conservatorio “i. Landaeta” di Caracas, Senio Alirio Diaz è at tualmente titolare del corso di perfezionamento presso l’Accademia Musicale Europea di Como e docente di chitarra presso il Conservatorio di Latina.
Da vari anni si dedica con successo al concertismo. esibendosi da solista, in duo con il padre o in varie formazioni cameristiche, nei principali centri musicali italiani ed esteri tra i quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Teresa Carreno di Caracas, la Maison de l’Amerique Latine di Parigi,Presidencial Orchestra di Ankara,Royal Academy di Londra,Teatro Nazionale di Helsinky ecc.
Frequente è inoltre la sua presenza nelle giurie dei più importanti concorsi chitarristici internazionali.
Senio Alirio Diaz è infine stato ospite anche di numerose trasmissioni televisive, come quella dedicata al “Premio Via Condotti”, dove ha curato la trascrizione del brano eseguito con la celebre cantante Shirley Verret.
In segno di stima, per i suoi riconosciuti meriti artistici, Andrès Segovia ha voluto donargli uno dei suoi strumenti.