FPdC 25

Riflessioni alla fine del viaggio

Festival Paganiniano di Carro 2025

Si è appena conclusa la 24ª edizione del Festival Paganiniano di Carro, un appuntamento che ormai rappresenta un punto fermo dell’estate musicale ligure, e ci piaceva “tirare le fila”… lo facciamo con il punto di Marta Salvatori, che il Festival lo ha seguito e vi ricorda anche i prossimi appuntamenti.

E’ stata un’edizione ricca di appuntamenti, che ha saputo intrecciare grandi interpreti, repertori diversi e luoghi di straordinaria suggestione, trasformando il territorio della Val di Vara e della Riviera in un palcoscenico diffuso, capace di accogliere un pubblico sempre numeroso e appassionato.

L’ultima serata, tenutasi nella cornice di Carro, ha offerto un programma di grande respiro, capace di attraversare oltre un secolo di musica: da Mozart a Ravel, da Bartók fino a Franck. Protagonisti due musicisti, il violinista Joshua Brown e la pianista Valentina Messa, che hanno saputo conquistare il pubblico con un’interpretazione intensa e raffinata.

Il violino ha colpito sin dalle prime battute per la precisione cristallina dell’intonazione e per la padronanza tecnica impeccabile. Nulla però di accademico: la sua forza stava nella capacità di fondere la perfezione tecnica con una carica emotiva trascinante, che ha reso ogni frase un discorso vivo e pulsante. Nei passaggi più brillanti la sonorità era travolgente, capace di catturare e scuotere il pubblico; nei momenti più lirici il suono si è fatto caldo e intimo, con un fraseggio di grande intensità poetica. L’accompagnamento pianistico era sempre misurato, elegante, ma non privo di carattere. Nei punti in cui la scrittura lasciava spazio, lo strumento ha saputo emergere con linee incisive e colori intriganti, dialogando con il violino non come semplice sostegno, ma come interlocutore alla pari. Alcuni momenti, soprattutto nelle pagine di Ravel e Franck, hanno mostrato una complicità rara: respiri, un gioco continuo di rilanci e risposte che hanno reso l’esecuzione viva, pur nella solidità tecnica. La Sonata in sol maggiore K.301 di Mozart ha rivelato leggerezza e freschezza, con un gioco di contrasti reso in maniera nitida ed elegante. La Sonata di Ravel, con il suo celebre Blues, è stata un piccolo gioiello di equilibrio tra ironia e raffinatezza. Le Danze popolari rumene di Bartók hanno scatenato energia, riportando in vita i ritmi arcaici e le melodie popolari con vivacità e slancio. Infine la Sonata di Franck, eseguita con intensità e respiro lirico, ha trovato nel finale luminoso e sereno il suggello perfetto per chiudere non solo il concerto, ma l’intero festival.

L’ultima serata del festival ha rappresentato in pieno lo spirito del Paganiniano: unire qualità e passione interpretativa alla voglia di comunicare col pubblico.

E proprio lo spirito del festival ha animato anche le serate precedenti: dal recital di Anna Tifu e Romeo Scaccia, alle esperienze cameristiche del Memoriam String Quartet, dal Recoveco Ensemble con il suo viaggio sudamericano fino alle contaminazioni jazzistiche di Paganini e Puccini e ai recital solistici che hanno animato i luoghi del festival.

La 24ª edizione del Festival Paganiniano si chiude dunque con un bilancio più che positivo, grazie alla qualità dei concerti e a un percorso di valorizzazione dei luoghi e della memoria che ha saputo avvicinare residenti e turisti alla grande musica. Il Paganiniano di Carro dà appuntamento al prossimo anno, con la certezza che tornerà a regalare emozioni, suggestioni e grande musica in scenari unici.

La Società dei Concerti ha già annunciato una stagione di appuntamenti che proseguirà durante l’anno, a conferma di un impegno costante. Il primo dei prossimi appuntamenti da non perdere è in programma domenica 24 agosto alle 21.15, nella splendida cornice del Castello San Giorgio: protagonista il Maurizio Geri Swingtet, con Nico Gori al clarinetto e una formazione d’eccezione, che proporrà il meglio del gypsy jazz nell’ambito della rassegna I Luoghi della Musica. A seguire, la rassegna BrinViva propone tre serate imperdibili: venerdì 29 agosto Nuovi Solidi renderà omaggio a Lucio Battisti, in collaborazione con ENEA – European Neuroblastoma Association ONLUS. Sabato 30 agosto, in appendice al 57° Festival Jazz, il Lorenzo Cimino 4tet presenterà Roots of the Moods, mentre domenica 31 agosto, sempre come chiusura del Festival, sarà la volta di Livin’ Tango con l’Ensemble Hyperion, per un coinvolgente viaggio musicale nelle mondo del tango.