Royal Concertgebouw di Amsterdam

J.Turina: La oraciòn del torero
J.Brahms (1833-1897): Quintetto per clarinetto, due violini, viola e violoncello in si minore op. 115
Allegro – Adagio – Andantino – Con moto

F.Schubert: Quartetto n.14 in re minore La morte e la fanciulla
Allegro – Andante – Scherzo – Presto

La Camerata del Royal Concertgebouw di Amsterdam è una formazione cameristica ufficiale dell’eccezionale e famosissima orchestra sinfonica olandese che ha prende il nome dalla “Sala da Concerti” di Amsterdam progettata dall’architetto Adolf Leonard van Gendt. Inaugurato l’11 aprile del 1888, il Concertgebouw è ancora oggi famoso per la sua bellezza (si pensi che nel 2005 è stata la sala da concerto più visitata al mondo) e soprattutto per la splendida acustica. “Orchestra davvero magnifica, piena di vigore giovanile ed entusiasmo”. Così, nel 1897 Richard Strauss esprimeva il suo giudizio sulla giovane orchestra di Amsterdam. Oggi, la Concertgebouw Orchestra, alla quale nel 1988 la regina Beatrice d’Olanda ha conferito il titolo di “Royal”, è una delle formazioni orchestrali più celebri al mondo e ha al suo attivo un migliaio d’incisioni discografiche. Con quello che è stato definito il velluto degli archi, l’oro degli ottoni e l’eccezionale timbro dei fiati, alcune volte descritti come “tipicamente olandesi”, l’orchestra continua ad ottenere eccezionali successi nei più prestigiosi teatri del mondo. La Royal Concertgebow Orchestra ha avuto, nell’arco della sua lunga e illustre vita, collaborazioni con musicisti e direttori che rappresentano la storia della musica: diretta dapprima dal giovane violinista Willem Kes, passò poi sotto la guida, durata mezzo secolo (1895-1945), di Willem Mengelberg. In questo lungo periodo Richard Strauss, Gustav Mahler, Maurice Ravel, Claude Debussy, Igor Stravinskij, Arnold Schoenberg e Darius Milhaud furono più volte invitati a dirigere e Sergej Rachmaninov, Sergej Prokof´ev e Béla Bartók eseguirono le proprie composizioni. La direzione stabile passò nel 1959 a Bernard Haitink, che aprì ad autori contemporanei quali Maderna, Berio, Henze, Nono. In questo periodo l’orchestra fu diretta da leggendarie bacchette come von Karajan, Solti, Szell, Kleiber, Bernstein, Davis, Kondrashin, Giulini, Masur, Maazel, Mehta, e Harnoncourt, Direttore Onorario dal 2000.
Il direttore italiano Riccardo Chailly, sul podio dal 1988 al 2004, ha ampliato ulteriormente il repertorio dell’Orchestra con “incursioni” operistiche e contemporanee. Con Mariss Jansons, sesto Direttore musicale dell’Orchestra dal settembre 2004, il già ricco repertorio si è ampliato ulteriormente, mantenendo una speciale attenzione a Mahler, Bruckner, Strauss e Šostakovic (in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita). Dal 2004 a oggi Jansons ha diretto l’orchestra in un repertorio vastissimo che spazia da Haydn e Mozart a Henze.