I Solisti veneti

“Il virtuosismo strumentale da Vivaldi a Paganini”

Antonio VIVALDI
Dall’Opera Terza “L’Estro Armonico”
(1678 – 1741)

Concerto n. 11 in re minore per due violini, violoncello e archi
Allegro – Adagio spiccato – Allegro

Largo e spiccato

Allegro

Solisti: Chiara PARRINI, Francesco COMISSO, violini – Gianantonio VIERO, violoncello


Concerto in la minore RV 419 per violoncello e archi

Allegro

Andante

Allegro

Solista: Giuseppe BARUTTI, violoncello


Concerto in re maggiore RV 93 per mandolino e archi

Allegro
Largo
Allegro
Solista: Ugo ORLANDI, mandolino

Amilcare PONCHIELLI
Capriccio per oboe e archi

(1834 – 1886)
Solista: Rossana CALVI, oboe

Domenico DRAGONETTI
Concerto in la maggiore per contrabbasso e archi
(1763 – 1846)
Allegro moderato

Andante

Allegro giusto
Solista: Leonardo COLONNA, contrabbasso

Gioachino ROSSINI
Variazioni in mi bemolle maggiore per clarinetto e archi

(1792 – 1868)
su temi di “Mosè in Egitto” e de “La Donna del Lago”

Solista: Lorenzo GUZZONI, clarinetto

Niccolò PAGANINI
Variazioni sul “Carnevale di Venezia” op. 10
(1782 – 1840)
per violino e archi

Solista: Lucio DEGANI, violino

I Solisti Veneti, diretti da Claudio Scimone, sono l’orchestra da camera più popolare in Italia e all’estero. In cinquant’anni di attività hanno esportato la musica veneziana e veneta in tutto il mondo con 5000 concerti in più di 80 Paesi e nei principali festival internazionali, a cui si aggiunge una vastissima produzione discografica di oltre 350 titoli per le più importanti case a distribuzione mondiale. Da sempre il nome de I Solisti Veneti è legato a quello di Claudio Scimone, fondatore dell’orchestra nel 1959. Nel corso della loro carriera, I Solisti Veneti hanno suonato nei più importanti templi della musica, dal teatro La Fenice di Venezia a quello di New York, e con i più noti nomi della musica classica, da Salvatore Accardo a Uto Ughi, da Itzhak Perlman a Sergei Nakariakov, e della lirica, come Cecilia Gasdia, e inoltre con artisti del teatro e della musica leggera, da Massimo Ranieri a Ottavia Piccolo, da Lucio Dalla a Giovanni Allevi. I Solisti Veneti celebrano quest’anno la loro 50a stagione concertistica, sottolineata dall’illustre premio “Una vita nella musica 2008”, considerato dalla critica internazionale come il Nobel della musica e assegnato per la prima volta nel 1979 al leggendario Arthur Rubinstein e, oggi, a Claudio Scimone e I Solisti Veneti. Il calendario ricco di importanti manifestazioni celebrative, iniziate con l’esecuzione della Messa di Gloria di Puccini con Andrea Bocelli, si protrarrà fino ad ottobre 2009.

Claudio Scimone Nato a Padova e allievo per la direzione d’orchestra di Dimitri Mitropoulos e Franco Ferrara, Claudio Scimone ha raggiunto una reputazione internazionale sul podio in qualità di direttore sinfonico e di opera dirigendo, fra l’altro, al Covent Garden di Londra, all’Arena di Verona, al Teatro La Fenice di Venezia, alle Terme di Caracalla per l’Opera di Roma, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ai Teatri d’Opera di Zurigo, New York, Parigi (Chatelet), Houston, Melbourne, Sferisterio di Macerata ecc., nonché, fra le Orchestre Sinfoniche, in concerto e in registrazioni, la Philarmonia e la Royal Philharmonic di Londra, le Orchestre della Radio Francese a Parigi, la Mostly Mozart Orchestra di New York, la Yomiuri Symphony Orchestra e la New Japan Philharmonic di Tokyo, la Bamberger Symphoniker, l’English Chamber Orchestra, la Sydney Symphony, l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo e numerosissime altre da Toulouse a Strasburgo, da Montreal e Ottawa a Houston e Dallas, ecc. È direttore onorario dell’Orchestra Gulbenkian di Lisbona. Claudio Scimone ha al suo attivo le prime esecuzioni moderne rossiniane in teatro e in disco di “Mosè in Egitto”, “Maometto II” (nelle due versioni napoletana e veneziana, quest’ultima per le manifestazioni inaugurali del restaurato Teatro La Fenice), “Edipo a Colono”, tutte per il Rossini Opera Festival di Pesaro, nonché di “Ermione”, “Armida”, “Zelmira, “L’Italiana in Algeri” (registrazione storica con “I Solisti Veneti”, Marylin Horne, Sam Ramey, Kathleen Battle – Premio Grammy di Los Angeles 1980), nonché numerosissime altre fra cui “Le jugement dernier” di Salieri, “Il Nascimento dell’aurora” e “Pimpinone” di Albinoni, “La caduta di Adamo” di Galuppi, ecc. La storica “prima moderna” di “Orlando Furioso” (Verona Teatro Filarmonico e Parigi Châtelet, con “I Solisti Veneti”, Marylin Horne e Victoria de Los Angeles, regia di Pierluigi Pizzi) ha imposto all’attenzione del mondo la grandezza della produzione teatrale di Antonio Vivaldi. Nel 1959 fondava a Padova “I Solisti Veneti”, che celebrano nel 2009 il loro 50° anniversario, divenuti rapidamente il Gruppo Orchestrale da Camera più popolare nel mondo con oltre 5.500 concerti in più di 80 paesi e nei principali festival internazionali (fra l’altro più di 30 concerti al Festival di Salisburgo), con i loro oltre 350 titoli registrati in CD, LP e DVD per le massime multinazionali e la loro ricca serie di pubblicazioni e di attività culturali e promozionali. Ospiti abituali delle più importanti reti televisive italiane e straniere, I Solisti Veneti sono stati con Scimone al centro di molti dei più significativi film o programmi televisivi di contenuto musicale tra cui “Vivaldi, pittore della musica” di François Reichenbach e “Le Sette Ultime Parole di Cristo” su musica di F. J. Haydn, nella Cappella degli Scrovegni di Giotto, con la regia di Ermanno Olmi. La produzione discografica di Scimone è vastissima e conta oltre 350 titoli per le più importanti case a distribuzione mondiale (Erato – WEA, Philips, BMG – RCA, ecc.) e con molte delle orchestre sopra citate oltre, naturalmente, a I Solisti Veneti. Con I Solisti Veneti ha anche registrato l’esecuzione dell’opera integrale edita in vita di Vivaldi e Albinoni, le Sinfonie di Mozart e rivelato compositori poco noti quali Giannella, Mercadante, Rolla e altri. Grande successo ha avuto recentemente la serie di DVD dei Solisti Veneti “Le Stagioni di Vivaldi nelle Ville Venete” (Arthaus), “Il Gloria e la musica sacra di Antonio Vivaldi in San Marco a Venezia e nella Cappella di Giotto a Padova” (Dynamic) e, nel 2008, “Concerti per flauto e orchestra di Vivaldi nel Palazzo Ducale di Venezia” con James e Jeanne Galway (Hardy Classic). Con I Solisti Veneti, da oltre 40 anni, svolge un’importantissima azione per la diffusione della grande musica fra i giovani e per la creazione di nuovo pubblico: I Solisti Veneti sono stati la prima orchestra in Italia a tenere concerti nelle sedi delle scuole e in decentramento. Questa loro attività ha avuto uno straordinario riconoscimento già nel 1970 con la vittoria nell’originale manifestazione del Festivalbar grazie a oltre 350.000 “gettonature” dal pubblico giovanile. Colmando una lacuna dell’editoria musicale italiana, I Solisti Veneti sotto la guida di Scimone pubblicano una serie di cataloghi tematici e di “facsimili” di opere dei massimi compositori veneti (Tartini, Albinoni, Bonporti, Galuppi, Platti Torelli, Dall’Abaco, Lombardini, ecc.). Scimone ha collaborato con la Fondazione Rossini di Pesaro per l’opera omnia rossiniana e si è dedicato con passione alla formazione dei giovani musicisti. È stato docente di Esercitazioni Orchestrali presso il Conservatorio di Venezia e, per 27 anni, Direttore del Conservatorio Superiore di Padova. Fra i molti riconoscimenti ottenuti da Claudio Scimone e da I Solisti Veneti figurano il Premio Grammy di Los Angeles, il Grand Prix du Disque dell’Academie Charles Cros di Parigi (più volte), quello dell’Académie du Disque Lyrique di Parigi, i Premi della Critica Discografica Italiana e Belga e numerosi altri. Scimone ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica e la medaglia d’oro dei benemeriti della scuola, dell’arte e della cultura. È finora l’unico artista ad avere ricevuto dalla Regione Veneto il Leone del Veneto decretato dal Consiglio Regionale con votazione unanime. Nel 2008 ha ricevuto al Teatro La Fenice di Venezia il Premio della Fondazione Rubinstein “Una vita nella musica”, considerato da molti “Il Nobel della Musica” attribuito in passato a Rubinstein, Rostropovitch, Bernstein e, negli ultimi anni, a Pizzi, Raimondi e Brendel. Numerosi compositori hanno dedicato a Claudio Scimone e I Solisti Veneti composizioni scritte apposta per il Gruppo dando vita ad una nuova letteratura per 12 o più archi solisti: hanno dedicato opere a I Solisti Veneti Morricone, Bussotti, Donatoni, Corghi, Malipiero, Chailly, Guaccero, Scelsi, De Marzi, Constant, De Pablo, Manzoni, De Pirro e numerosi altri.